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Lenti oftalmiche Digital: progettare lenti per computer adatte allo stile di vista digitale

Intervista a Timo Kratzer di ZEISS Vision Care per scoprire in dettaglio lo sviluppo delle Lenti Digital

Potresti pensare che esistano già lenti per occhiali che offrono soluzioni ad ogni problema di visione immaginabile, in realtà non è così. ZEISS ha deciso di esaminare più da vicino come funziona la visione nel nostro nuovo mondo digitalizzato, in cui utilizziamo regolarmente smartphone e tablet PC ed i risultati sono stati sorprendenti. Le conclusioni hanno costituito la base per sviluppare una soluzione di visione che offre un sollievo efficace dall’affaticamento degli occhi. Desiderosa di scoprire le basi dello sviluppo delle Lenti ZEISS Digital, MIGLIORE VISIONE ha deciso di intervistare Timo Kratzer, che dirige il reparto di sviluppo per la progettazione lenti e brevetti in ZEISS.

Che cosa ha dato il via allo sviluppo delle Lenti ZEISS Digital nel 2013?

Lo sviluppo delle lenti ZEISS Digital è stato un processo lungo e l’idea alla base dello sviluppo trae ispirazione da molte fonti differenti (Link Interview G. Kelch). Tra queste anche il feedback degli Ottici-Optometristi e dei consumatori, i risultati dei test di prova che effettuiamo regolarmente per le nostre lenti ed i dati dei nostri processi di produzione delle lenti che vengono costantemente a valutati.

I dispositivi digitali quali smartphone e tablet PC sono diventati i nostri fedeli compagni nella vita quotidiana e che utilizziamo regolarmente. Abbiamo deciso di analizzare la visione degli utenti di tali dispositivi poiché abbiamo constatato che molte persone di età compresa tra 30 e 40 anni soffrono di occhi stanchi e stressati, in particolare la sera. In alcuni casi, le persone non si rendevano conto delle crescenti difficoltà nel mettere a fuoco oggetti vicini, bensì ritenevano semplicemente la loro visione meno rilassata e confortevole di prima. In molti casi, si trovavano a tenere smartphone, iPad ed altri dispositivi sempre più lontani per riuscire a mettere a fuoco correttamente.

Secondo le nostre conclusioni le ragioni risiedono in una combinazione di diversi fattori. Innanzitutto, l’abilità degli occhi di adeguare la distanza focale a diverse distanze – proprietà che viene definita accomodazione – inizia a peggiorare già attorno ai 35 anni. Il deterioramento è lento e subdolo e non è facile notarlo. In secondo luogo, l’uso dello smartphone in particolare, ma le stesse condizioni si verificano anche quando leggiamo un quotidiano, ci costringe a spostare molto più frequentemente del solito lo sguardo, alternando visione per vicino e per lontano o viceversa. I nostri occhi sono quindi costretti a mettere a fuoco a diverse distanze. Ne consegue un affaticamento degli occhi, in particolare se la flessibilità del muscolo oculare è peggiorata a causa dell’indurimento del cristallino. E, infine, la distanza di visione è differente rispetto a quella a cui siamo abituati, ad esempio, quando leggiamo. Libri, riviste e quotidiani erano gli oggetti che mettevamo a fuoco alla distanza minima con la maggiore frequenza, mentre oggi, teniamo dispositivi digitali e mobili molto più vicino agli occhi.

Queste considerazioni come hanno portato alla progettazione delle lenti ZEISS Digital?

Abbiamo realizzato che dovevamo progettare una nuova categoria di lenti per occhiali sulla base di queste considerazioni, poiché abbiamo compreso che v’era la necessità di una soluzione per la visione differente dalle lenti monofocali o progressive.

L’obiettivo delle lenti ZEISS Digital, ora disponibili sul mercato, era quello di supportare la visione per vicino e consentire alle persone di mettere a fuoco il display dei dispositivi digitali ad una distanza di circa 30 centimetri, offrendo anche una buona visione per lontano con una rapida transizione tra le due zone di visione. Per ottenere questo risultato abbiamo utilizzato un supporto all’accomodazione compreso tra 0.5 e 1.25 diottrie nell’area inferiore della lente – mantenuta ridotta per quanto necessario – combinato con una perfetta visione per lontano. Il vantaggio è che le lenti ZEISS Digital possono essere utilizzate tutto il giorno come occhiali d’uso principale, qualsiasi siano le attività svolte e, inoltre, è facile abituarsi ad indossarle. In questo modo non sarà necessario indossare gli occhiali da lettura o cambiare gli occhiali, a meno che – ovviamente- non si decida di godersi il sole e quindi di indossare un paio di occhiali da sole.

Significa che le lenti Digital possono essere utilizzate anche come occhiali da sole?

Sì, il design delle ZEISS Digital è disponibile anche in versione colorata e per lenti a scurimento automatico. Per le persone che indossano gli occhiali per la prima volta e che non necessitano di alcuna correzione per lontano, è anche possibile progettare semplicemente la parte superiore della lente senza potere ottico e limitare il supporto alla visione per vicino alla parte inferiore della lente.

Quali sono stati gli altri elementi chiave considerati per ottenere il design giusto?

Test approfonditi con le persone che indosseranno le lenti sono fondamentali quando si tratta di sviluppare nuovi design per lenti. Il nostro obiettivo è, come sempre, quello di sapere esattamente quali effetti le lenti da noi progettate avranno sulla vita quotidiana di diverse persone. Ad esempio, se offriranno reali miglioramenti e saranno ben tollerate. Arruoliamo un gruppo di tester che seguono un processo standardizzato e ci forniscono un rapporto dettagliato degli aspetti positivi e negativi di ogni nuova lente. Siamo pertanto in grado di confrontare i design sulla base di calcoli leggermente differenti e di ottimizzare in modo continuo i nostri calcoli finché otteniamo il risultato voluto.

Parlando di lenti Digital, lei ha citato anche l’affaticamento visivo dovuto all’utilizzo di dispositivi digitali, altrimenti noto come Computer Vision Syndrome (CVS). Che cos’è esattamente? E come è possibile stabilire se si soffre effettivamente di un tale affaticamento visivo?

Invecchiando, il nostro cristallino si indurisce. Il passaggio costante da una visione per vicino ad una per lontano e viceversa può essere molto stancante per i nostri occhi. Definiamo questa condizione come affaticamento degli occhi dovuto all’utilizzo di dispositivi digitali. Non significa necessariamente che i nostri occhi non siano più in grado di mettere a fuoco a determinate distanze ma piuttosto che il processo è più lungo e richiede un maggiore sforzo. L’ho notato io stesso, mentre tentavo di togliere con una pinzetta una scheggia dal dito mio figlio. Avrei dovuto osservare il dito da molto vicino, mentre invece lo tenevo piuttosto lontano per metterlo a fuoco, poiché la visione per vicino è diventata semplicemente più difficoltosa.

Abbiamo quindi sviluppato un test per stabilire se gli occhi delle persone mostrano i primi segni di affaticamento digitale. L’esame prevedere che la persona guardi un display e poi alzi gli occhi e guardi lontano; il sistema analizza con quale velocità gli occhi hanno rieffettuato la messa a fuoco per ogni distanza. Il test può essere effettuato presso un Centro Ottico ZEISS oppure è possibile farne uno simile ma più rapido utilizzando la nostra specifica app gratuita.

C’è qualcos’altro che si può fare per ridurre l’affaticamento degli occhi?

Vi è una certa discordanza di opinioni in merito all’efficacia o meno degli esercizi per gli occhi. Ma certamente quello che aiuta è rilassare gli occhi ad intervalli regolari nel corso della giornata. Un ottimo metodo è guardare lontano mantenendo gli occhi rilassati senza mettere a fuoco su nulla in particolare. Bisogna però farlo regolarmente durante la giornata, per cinque minuti ogni ora!